Area del Tempio d'Ercole

Il complesso architettonico occupava un’ampia terrazza artificiale, in parte sostruita da poderose cisterne in cementizio, ancora oggi perfettamente conservate, posta subito al di fuori di Porta Maggiore a una quota sensibilmente inferiore rispetto a questa. Si collocava in un punto nodale della viabilità suburbana, lì dove confluivano verso l’entrata principale della città i maggiori assi provenienti dal territorio e costituiva una sorta di secondo foro in cui probabilmente si svolgeva il commercio del bestiame e la macellazione delle carni. Il ritrovamento di tre basi con dedica a Ercole e un cospicuo nucleo di terrecotte architettoniche, conservate al Museo Archeologico, fanno supporre proprio in quest’area un tempio dedicato al dio protettore della pastorizia. In epoca medievale quest’area fu occupata da diverse sepolture, così come descritto nelle notizie degli scavi effettuati da Ettore Ghislanzoni agli inizi del ‘900.