Il Circuito delle Mura Poligonali

Il circuito murario in opera poligonale dell’antica Signia, lungo poco più di 5 Km, è perfettamente intatto e visitabile per quasi tutta la sua estensione.

Lungo il percorso delle mura, costruite a grandi blocchi di calcare, si aprono numerose porte, ingressi principali alla città, quali Porta Foca, Porta dell’Elcino e Porta Saracena, divenuta il simbolo della città. A un restauro tardo repubblicano si deve invece ascrivere la monumentale Porta Maggiore, ancora oggi ingresso principale al centro storico di Segni. Lungo l’antico circuito difensivo si aprono anche porte di minori dimensioni, chiamate posterule, che servivano per gli spostamenti di tutti i giorni e, in caso di assedio per le cosiddette sortite. Di queste se ne conservano due nel tratto delle mura a monte di Porta Saracena, mentre un’altra, denominata Porta San Pietro, situata al di sotto dell’omonima chiesa, è tra le più suggestive con la sua terminazione ad ogiva.

Il poderoso circuito in poligonale fu riutilizzato per la difesa anche in epoca medievale: restauri e rialzamenti in blocchi di tufo e materiali di riutilizzo si notano in tutto il versante meridionale e orientale delle mura, fino alla cd. Porta delle Monache, in prossimità dell’acropoli. Il fianco occidentale, facente capo a Porta Saracena, venne però abbandonato e la linea di difesa della città arretrata, sfruttando invece gli alti e possenti terrazzamenti d’età romana, che su questo lato della città antica ben si potevano adattare al ruolo di difesa.